LINEE GUIDA BIOTERRITORIO

Sono da intendersi per BIOTERRITORI le aree geografiche omogenee caratterizzate da peculiarità di

  • condizioni pedo climatiche;
  • biocenosi;
  • elementi sociali, culturali e produttivi (produzioni primarie e trasformazione);

in grado di differenziarle da altre aree omogenee limitrofe e nei quali le varietà locali si sono adattate e caratterizzate nel tempo grazie anche ai sistemi di gestione adottati dall’uomo (allevamento/agricoltura).

Evidentemente le dimensioni di un bioterritorio sono condizionate dalle esigenze di scala e di conseguenza dal livello di dettaglio nell’omogeneità biologica, culturale e produttiva. Infatti, un bioterritorio può avere un’estensione molto diversa a seconda del livello di dettaglio e delle esigenze richieste da uno specifico programma: da dimensioni estremamente ridotte, al limite a livello comunale, a superfici provinciali, regionali, nazionali o addirittura continentali.
Per le specifiche esigenze del progetto VAGAL è opportuno adottare una scala almeno provinciale, sufficientemente omogenea al suo interno e nello stesso tempo in grado di diversificare bioterritori caratterizzati dalla presenza di germoplasma autoctono animale specifico e da peculiari sistemi di allevamento e/o di trasformazione dei prodotti tradizionali.
All’interno del bioterritorio provinciale, sarà eventualmente possibile individuare specifiche sottoaree caratterizzate da una presenza peculiare di specifici germoplasma autoctoni animali e da sistemi di allevamento tradizionali.

Dal punto di vista della multifunzionalità agricola, all’interno del bioterritorio si sviluppa un insieme di relazioni (positive, ma anche potenzialmente negative) tra i sistemi di gestione delle razze locali ed altre funzioni ambientali, culturali o sociali, e viceversa. Una corretta lettura di tali relazioni è la base per l’elaborazione di adeguate politiche di tutela e di strategie di valorizzazione attraverso il mercato.
Dal punto di vista socioeconomico, il bioterritorio deve essere analizzato anche come rete di attori, istituzioni e regole (tacite o esplicite) che regolano l’uso delle risorse, le relazioni tra gli attori medesimi e i processi di valorizzazione.
Gli attori presenti nel bioterritorio esprimono progetti di utilizzo delle risorse locali (genetiche e non) e di valorizzazione dei prodotti da esse ottenuti che possono essere anche in conflitto tra loro, oltre che in contraddizione con altri modelli di sfruttamento del territorio. Di ciò deve essere tenuto in conto nell’analisi del bioterritorio, in modo da individuare criteri per distinguere prassi positive e negative riguardo alle risorse genetiche e alle altre risorse locali ad esse collegate.

Le attività del progetto prevedono la costituzione di 5 BIOTERRITORI, 1 rete dei bioterritori ed un regolamento dei bioterritori.

Il progetto VAGAL punterà ad ottimizzare le filiere con particolare attenzione agli aspetti qualitativi, definendo un sistema di tracciabilità dei prodotti, strategie di marketing e di comunicazione. Tutto ciò nell’ambito di una gestione integrata con la promozione turistica e la sostenibilità ambientale per la costituzione di una rete dei “BIOTERRITORI”.

In particolare, la componente 4 del progetto prevede l’individuazione dei bioterritori transfrontalieri e loro messa in rete intesi come:

  • valore commerciale aggiunto per le aziende agrarie e le imprese operanti sul territorio basato sulle opportunità offerte dalla multifunzionalità e integrazione fra settori;
  • valore turistico come specificato negli obiettivi specifici del quadro logico (Incremento del turismo sostenibile attraverso lo sviluppo multifunzionale dei “BIOTERRITORI” e delle imprese presenti) attraverso l’aggregazione del comparto produttivo (agricolo-imprenditoriale) con le strutture di ricettività turistica (alberghi, hotel, bed and breakfast, agriturismo);
  • valore della qualità della produzione derivante in modo diretto dalla trasformazione del germoplasma autoctono o dei suoi derivati.
  • valore sociale.

L’attività di analisi dei bioterritori, oltre alla caratterizzazione e mappatura delle risorse genetiche, terrà conto:

  • della ricostruzione delle relazioni tra risorse genetiche autoctone, loro sistemi di gestione e multifunzionalità dell’agricoltura;
  • della ricostruzione delle reti di attori coinvolte e della identificazione dei sistemi di valorizzazione in essere, se presenti;
  • dei punti di forza e di debolezza della razza, dei sistemi di gestione e dei sistemi di valorizzazione dei prodotti, e delle opportunità e dei limiti che derivano dalle caratteristiche della filiera zootecnica e del mercato finale e da loro specifici segmenti.
  • Bioterritorio Massa (VAGAL_MS_BIOTERRITORIO)
     

Clicca qui per accedere alla mappa della rete dei BIOTERRITORI

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